Oggi piangiamo la pedita di un Socio ed un amico, della Associazione Carabinieri di Azzano Decimo
Per il defunto
Ti supplichiamo, Signore, Padre santo, Dio onni-potente ed eterno, per l’anima fedele del Carabiniere Roberto. Che gli sia concesso di passare oltre le porte di morte e di giungere alla dimora dei beati nella santa luce.
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Lo conoscevamo tutti, e di lui abbiamo sempre apprezzato i suoi valori ed il suo spiccato senso del dovere, che sicuramente ha portato negli anni in cui è stato nell’Arma dei Carabinieri a servire la Patria e nell’Associazione Nazionale Carabinieri . Oggi lo piangiamo per il modo tragico in cui ha perso la vita, ma anche perchè perdiamo un amico.
Una persona stimata sempre disponibile e apprezzato per la sua nobiltà al comando nel svolgere il proprio lavoro con serietà,impegno e alto senso del dovere.
Presidente ANC Azzano Decimo
Direttivo e Soci
La morte di Fausto Simonelli.
È venuto a mancare all’età di 59 anni Fausto Simonelli, colonna della Protezione civile regionale e presidente
del nucleo ANC di Protezione civile-associazione nazionale carabinieri.
Lottava contro il coronavirus ed è morto a causa di alcune
complicazioni.
Di Cordenons, tutti ricordano il suo grande impegno nella Protezione civile, come durante il terremoto a L’Aquila,
dove nel 2009 partecipò anche all’inaugurazione del parco acquatico
presso il Campo Friuli, per il quale si era impegnato personalmente.
Un lutto improvviso quello di Simonelli, che lascia increduli i tantissimi amici e tutto il mondo del volontariato Fvg, che ricordano il suo cuore grande e i tanti anni di servizio verso la comunità.
Onore ai Carabinieri Eroi e per lo spirito al dovere.
Cronaca
Omicidio Di
Gennaro, terminata l’autopsia: fatali per il maresciallo i colpi a segno al
torace e all’addome
Vincenzo Di
Gennaro,46 anni, era un Maresciallo dei Carabinieri.
In paese era
conosciuto e stimato da tutti.
Sabato 13 Aprile
è stato ucciso mentre era in pattuglia, freddato dai colpi di una calibro 9.
Nato a S.Severo di Foggia, era il vice comandante di stazione di Cagnano Varano
sul Gargano.
Papantuono ( l’omicida ) impugnava una calibro 9, con la quale ha sparato almeno quattro volte uccidendo sul colpo Vincenzo Di Gennaro e ferendo il collega Pasquale Casertano
San Severo, allestita camera ardente per il
maresciallo Di Gennaro:
„Un dolore profondo e composto pervade le strade
di San Severo che,questa mattina, hanno accolto il feretro del maresciallo
maggiore dei carabinieri, Vincenzo Di Gennaro, ucciso lo scorso sabato mattina,
a Cagnano Varano, durante il servizio.“
La folla ha accolto l’arrivo
della bara, tra lacrime e commozione. L’intera comunità di San Severo e quella
di Cagnano Varano si stringono attorno ai familiari del vicecomandante della
stazione del paesino garganico, e pregano per il collega, Pasquale Casertano,
rimasto ferito nello stesso agguato.
“Vincenzo era un
bravo ragazzo”, ricorda il sindaco Francesco Miglio. “Io lo
conoscevo sin dagli anni delle scuole medie, e di lui ho sempre apprezzato i
suoi valori ed il suo spiccato senso del dovere, che sicuramente ha
portato negli anni in cui è stato nell’Arma dei Carabinieri a servire la Patria
e la sua comunità. Oggi lo piangiamo per il modo tragico in cui ha perso la
vita, ma anche perchè perdiamo un amico, un nostro coetaneo, un ragazzo
perbene”. La camera ardente è stata allestita a palazzo di città. Nel
pomeriggio, alle 16.30, in cattedrale, è previsto invece il rito funebre, alla
presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Si attendono anche il
premier Conte ed il presidente della Camera Fico.
Carabiniere ferito a Cagnano Varano: la visita del premier Conte in
ospedale
Conte abbraccia
Pasquale, il carabiniere ferito: “Per come si sono svolti i fatti, lieto
di avergli potuto parlare”
Il premier Giuseppe Conte ha
fatto visita a Pasquale Casertano, il carabiniere rimasto ferito nell’omicidio
del collega Vincenzo Di Gennaro, il maresciallo maggiore ucciso da Giuseppe
Papantuono questa mattina a Cagnano Varano
testi copiati dai vari giornali di conaca
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Il 12 novembre 2003 , un’autocisterna forzò l’entrata della base presidiata dai carabinieri italiani, nella città di Nassiriya, in Iraq: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba.
La deflagrazione, fece saltare in aria il deposito munizioni. E spezzò 28 vite, quelle di 9 iracheni e di 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili, Fu il più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale. –
Il quartier generale dei carabinieri era una delle due sedi dell’operazione “Antica Babilonia”
Triste annuncio tra le nostre file dei Carabinieri
Lutto tra le nostre file….
Per non dimenticare .. una persona importante della nostra vita. Servitore dello Stato, per anni Camandante della Stazione di Azzano Decimo molto conosciuto. Una persona stimata sempre disponibile e apprezzato per la sua nobiltà al comando nel svolgere il proprio lavoro con serietà,impegno e alto senso del dovere.